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I 40 anni dell'Ssn: stop alle storture e alla privatizzazione della salute

Sanità pubblica Redazione DottNet | 12/12/2018 20:16

Il ministro Grillo Eliminare dispersioni denaro. Non spendere meno ma meglio, i 'Governatori siano alleati ministero contro corruzione'

Una "rivoluzione" ed un "modello di civiltà e di avanguardia in Europa e nel mondo". Sono queste le parole che il ministro della Salute, Giulia Grillo, utilizza per descrivere il Servizio sanitario nazionale (Ssn) celebrandone oggi i primi 40 anni di vita. Ssn come segno di civiltà, per l'universalità e l'equità di accesso alle cure per tutti i cittadini, ma anche "la più grande infrastruttura del nostro Paese e la prima impresa italiana, con oltre due milioni di persone che vi lavorano": per questo, promette il ministro, "non cederemo alla privatizzazione dei diritti fondamentali dei cittadini e gratuità ed equità continueranno ad essere la base del nostro sistema di cure".

Alla celebrazione del quarantennale del Ssn al ministero della Salute, ha partecipato oggi anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha voluto ringraziare tutti i protagonisti della nostra "eccellente" Sanità pubblica: "Questi 40 anni di Servizio sanitario - ha detto - rappresentano una storia importante del nostro Paese, una pagina ampiamente positiva che ci pone davvero all'avanguardia della Comunità internazionale, e dobbiamo mantenere e sempre più migliorare questa condizione". Un sistema che nasce nel 1978 con la legge 833 firmata dalla prima donna ministro della Repubblica, Tina Anselmi, che, ha rilevato Grillo, "voglio oggi ricordare". Ma - anche se attualmente spendiamo per la salute il 6,6% del Pil, cioè meno di altri Paesi Ue pur collocandoci come il paese europeo dove si vive di più ed il secondo dopo la Spagna con il miglior servizio sanitario - non si può dormire sugli allori. Come tutte le opere infatti, avverte Grillo, anche il Ssn "ha necessità di essere periodicamente ristrutturato". Per questo, spiega, "bisogna individuare un nuovo modello e rimediare alle storture oggi presenti, eliminando le dispersioni di denaro pubblico. Il problema - aggiunge - non è spendere meno ma spendere meglio".

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Insomma, ammonisce, "non possiamo permetterci sbagli nè alcune debolezze del passato". La ricetta, secondo Grillo, è puntare sui giovani, perchè senza di loro il Ssn "non ha futuro", ma la priorità ora è anche un'altra: "sanare le intollerabili disparità tra diverse aree del Paese nell'accesso a trattamenti fondamentali". Da Grillo, pure un invito ai governatori, affinchè siamo "alleati del ministero nella lotta alla corruzione", ed uno stop alla richiesta di maggiore autonomia da parte di alcuni territori: "L'attuale equilibrio dei poteri può essere rimesso in discussione, ma solo se alla fine consentirà di continuare a garantire - afferma - un Sistema sanitario autenticamente nazionale". Insomma, dopo 40 anni, come recita lo slogan delle celebrazioni, "la sfida continua". L'obiettivo è migliorare il sistema mettendo mano alle criticità denunciate da cittadini e associazioni, a partire da costi e liste di attesa. Ma, almeno per quest'anno, resterà inevasa una richiesta più volte sollecitata, ovvero l'eliminazione del superticket:

"Era mia intenzione arrivarci con questa legge di Bilancio ma non ce la farò. Probabilmente lo si farà con la prossima, se non ci riesco prima", ha annunciato Grillo. All'iniziativa sono intervenuti volontari, medici, infermieri e specializzandi per raccontare la loro esperienza nel Ssn, che lo scienziato Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Istituto Humanitas, ha definito "il miracolo italiano". Un 'miracolo' che presto avrà un nuovo logo, grazie ad un bando pubblico aperto a tutti i cittadini e promosso da ministero e Cittadianzattiva

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